Sarà un inverno difficile sotto l’aspetto energetico per i consumatori: la situazione pre-elettorale sta sta mettendo da parte i rincari di gas e luce che dal 1 ottobre busseranno alle porte e nelle bollette dei consumatori. Un impatto che di recente l’Autorità per l’energia (clicca per leggere il documento) ha stimato in un +100% rispetto all’attuale costo in bolletta se dovessero restare le quotazioni del gas dell’ultimo mese (media di circa 180 €/MWh, con picchi oltre i 200 euro). Con ormai i 2 euro a metro cubo, oggi ogni famiglia per il gas spende il 70-80% in più di un anno fa (stima di circa 1700-1800 € all’anno per consumi tipo).

“Troppo silenzio sul tema dei rincari dei costi dell’energia – sottolinea il Presidente Adoc Emilia Romagna Roberto Rinaldi -. Una bomba ad orologeria frutto anche di una speculazione senza precedenti. È doverosa una presa di posizione ferma da parte della politica, troppo impegnata a comporre le liste elettorali, anziché emanare ricette utili a salvaguardare i cittadini”.

Al tema politico si aggiunge quello relativo alla guerra in Ucraina: infatti, le motivazioni di questo rialzo sono diverse, a partire proprio dal conflitto. Con la crisi delle forniture di metano dalla Russia c’è la corsa dei paesi europei, soprattutto nelle ultime settimane, a riempire le riserve per l’inverno, che ha fatto rialzare il prezzo del gas. In Italia attualmente (3 agosto) gli stoccaggi sono al 74%, comunque in calo sensibile rispetto agli anni scorsi.

Cosa fare a riguardo per tutelare i consumatori? “Noi siamo convinti – conclude il Presidente Rinaldi – che i gestori, specialmente quelli compartecipati dagli enti locali e statali, debbano redistribuire i faraonici utili in sconti direttamente in bolletta. È arrivato il momento di fermare questo scempio prima che sia troppo tardi”.

M.G.

“Realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello sviluppo economico. D.M. 10/08/2020”.

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